SCHEDA PERSONALE

del

Capo Bibliotecario anziano

Biblioteca

Collezione FS

Mancanti/Offerte

E' iscritto a URANIAMANIA con il nome bibliotecario

 

Identità terrestre: (Gian) Osvaldo Orlandi

Settore di appartenenza : Gran Ducato di Toscana, Sistema Sottoappenninico, quadrante mediano ITA NORD - settore periferico Arno d'Argento

Specie di appartenenza: bio-monaco immortale in tessuto vivo e tela

Identità originale : Homo Tipicus fino al 1366 d.c., in seguito assume immortalità e connotati odierni
Mondo di provenienza:
Terra , Medioevo Letterario

Età sul pianeta originario: 636 anni

Dati salienti: Le prime notizie del bio-monaco GOO sono datate 1327 d.c. (Era Terrestre) all'interno del romanzo Il nome della Rosa di U. Eco e ce lo descrivono sotto le mentite spoglie di Frà Malachia da Hildesheim; all'epoca è il bibliotecario dell'abbazia, l'unico che ha accesso nelle molteplici stanze e che conosce i vari passaggi segreti. È alto e magro, con membra grandi e sgraziate, ha occhi intensi e volto pallido, avvolto nelle vesti nere col cappuccio alzato incute inquietudine. Sembra melanconico, severo e pensoso ma in realtà è concentrato in esperimenti all'avanguardia nella ricerca del segreto dell'immortalità usufruendo del secolare sapere racchiuso nei libri di cui è tesoriere fidato del convento.

Tra angusti loculi e fumosi pentoloni ,gli sforzi del bibliotecario furono premiati il giorno in cui scoprì (del tutto fortuitamente ad onor del vero) il "Fattore C" che gli dischiuse le porte del Millenario Segreto.

Il "Fattore C" è una combinazione di tre comunissimi principi attivi: Chianti, Chianina e Cantucci con cui il monaco basava (e basa tuttora. n.d.a.) la propria alimentazione traendone sollievo corporeo e spirituale; i tre alimenti assunti nelle stechiometriche proporzioni di 80 / 15 / 5 per un prolungato periodo provocarono nel fraticello un rallentamento massivo di tutte le funzioni intellettive ma anche fisiche ivi compresi i processi di naturale invecchiamento cellulare entropico.

La conseguenza più spettacolare fu una progressiva perdita di facoltà mnemoniche abbinata ad una sorta di immortalità; Frà Malachia attraversò i secoli avendo quindi il Q.I. di un tappo di sughero, come unico legame tra la  propria mente e il mondo esterno mantenne la volontà di trovarsi sempre in mezzo ai libri amati.

Ecco perché ce lo ritroviamo esattamente uguale nell'aspetto e nelle passioni anche nel Club dove ricopre la carica di Capo Bibliotecario Anziano praticamente da sempre.  

 


Data di iscrizione al Club: n.d.

 

Status attuale nel Club:  


Altre onorificenze conseguite: