Procedura di setup

 

Aprile 2011

Dopo tante prove e cambi di montatura alla fine mi sono deciso a tornare alla EQ6, che uso prevalentemente in trasferta.

Solo in casi molto particolari mi sobbarco il trasferimento dal garage a casa di tutta l'attrezzatura, ma diventa un evento sempre più raro, sia per le condizioni di ripresa casalinghe sia per il peso sulla mia schiena disastrata!

 

In linea di massima le procedure di setup in trasferta e casalinghe non cambiano moltissimo...

 

A) Preparazione della sessione di ripresa fotografica in trasferta.

Con un certo anticipo rispetto alla partenza porto le ottiche in garage, così cominciano ad adattarsi un po' alla temperatura e mi semplificano il lavoro successivo.

 

1) Posizionamento della montatura

La prima fase consiste nell'orizzontare il treppiede verso il Nord, aiutandomi con dei riferimenti noti o con bussola

Non è richiesta una precisione assoluta, la correzione viene effettuata con l'allineamento successivo dell'asse polare della testa equatoriale.

 

Poi verifico la messa in bolla della base di appoggio per la testa, qui cerco di essere il più preciso possibile, perché mi semplifica la fase successiva di allineamento e per l'equilibrio generale. Non devo agire troppo sulle regolazioni di latitudine... i miei siti di osservazione non sono molto distanti.

La messa in bolla è importante nella successiva operazione di allineamento polare con il metodo Bigourdan.

La foto si riferisce alla HEQ5, ma non cambia molto per la EQ6.

 

Una volta posizionata la montatura, passo all'assemblaggio di tutta l'apparecchiatura prima di procedere al passo successivo, questo per permettere nel frattempo la stabilizzazione termica.

Dal momento che nella maggioranza delle sessione uso gli stessi strumenti, ho già i marker per avere tutti i pesi già equilibrati in pochi minuti.

Comunque un controllo con il dinamometro non fa mai male...

Controllo l'allineamento del puntatore su un oggetto lontano, operazione necessaria solo se ho cambiato ottica per qualche motivo (HiRes). Se non faccio prendere grossi traumi al puntatore la precisione è accettabile per un allineamento sulla prima stella, tanto il resto lo faccio con la camera di guida.

 

2) Allineamento dell'asse polare

Anche qui seguo una procedura abbastanza facile: si tratta di centrare la stella nel riferimento del cannocchiale polare sfruttando un SW dedicato ed alcune semplici operazioni.

Calcolo la posizione della stella polare con il programma freeware Polaris Finder (lo puoi scaricare qui o richiedere all'autore per avere la versione più aggiornata)

 

Ogni divisione è un'ora. In questo caso la differenza rispetto alla verticale è 5 ore.

 

Poi ruoto l'asse AR finché il reticolo non ha l'asse verticale ed il cerchietto di riferimento è in alto o in basso (la posizione più vicina al riferimento di Polaris Finder)

 

Azzero il riferimento sul cerchio graduato.

 

A questo punto ruoto l'asse (in questo caso 5 ore) per far coincidere le posizioni del cerchietto "Polaris" con il punto calcolato.

Azionando le regolazioni della testa equatoriali posiziono la stella Polare al centro del cerchietto Polaris.

In questo modo il risultato è veloce e preciso, senza stare ad impazzire sulle regolazioni dei cerchi graduati in AR.

Riporto gli assi nella posizione di parcheggio e controllo che l'asse ottico sia allineato sulla polare (basta il puntatore)

 

Normalmente la precisione che ottengo è già abbastanza buona, ma se ho tempo procedo anche al controllo col metodo delle derive, Bigourdan, eseguito con l'aiuto del calcolatore.

In questo caso uso la webcam montata sull'ottica di ripresa (ho la focale maggiore) ed il SW freeware GiGiwebcapture. Sul sito è spiegata molto bene la procedura. 

 

3) Allineamento del GOTO

Il passo successivo consiste nel sincronizzare il computer del Synscan, allineando l'ottica su stelle di riferimento.

In trasferta uso il sistema a 3 stelle.

Lascio suggerire al sistema le stelle migliori, ovviamente visibili.

Utilizzo il puntatore per centrare le stelle, ma fatta questa regolazione, controllo subito sul sensore dell'autoguida (o sulla fotocamera) il corretto centraggio, così posso togliere il puntatore.

In genere, non ci sono problemi ad avere il GOTO a posto, l'oggetto che cerco è sempre ben inquadrato, poi aggiusto il campo di ripresa secondo le necessità.

 

Quando mi preparo per una sessione ho già scelto gli oggetti da riprendere, accuratamente selezionati nello stesso emisfero Est o Ovest.

In questo modo posso posizionare la fotocamera ed il sensore di autoguida in modo reale, cioè con Nord in alto e Est a sinistra, secondo le convenzioni standard.

Inoltre ho così la stessa corrispondenza con le mappe del planetario per una facilissima identificazione degli oggetti.

Per questo tutte le mie foto hanno un orientamento reale... e personalmente mi trovo molto bene.

 

Attivo, per finire, il collegamento del PC alla tastiera di comando della montatura, così da controllare direttamente dal planetario lo spostamento GOTO del telescopio.

 

4) Messa a fuoco

La parte più delicata!

Dopo aver aspettato quanto necessario per una corretta stabilizzazione termica, almeno un'ora dal montaggio delle ottiche, procedo alla messa a fuoco.

Anche qui ho dei riferimenti già conosciuti sui focheggiatori, si tratta "solo" di affinare il tutto.

 

Prima comincio con il sensore di guida, una Magzero-5m monocromatica. Ho visto che posso guidare con facilità con stelle almeno fino a mag 10, quindi non c'è bisogno di avere la regolazione dell'asse ottico del telescopio guida. Tutto è fissato rigidamente. Trovo sempre una stella utile nel campo di ripresa.

Subito dopo un primo controllo dell'autoguida, con PHDguiding, molto semplice da usare. In fondo alla pagina i parametri di calibrazione.

 

Poi messa a fuoco del CCD, con la maschera di Bahtinov è veloce e preciso!

Volete farvene una? Andate qui!

 

Nel corso di una sessione può essere necessario rifare questa regolazione, in genere per variazioni di temperatura.

Io tengo sotto controllo i parametri di ripresa, ad esempio il FWHM, tramite DeepSkyStacker Live, se comincia a crescere è ora di fare qualche controllo!

 

Ancora un'ultima verifica sulla bontà delle regolazioni ottiche per verificare geometrie e messa a fuoco.

 

5) Si parte!

 

 

B) Preparazione della sessione di ripresa fotografica casalinga.

 

Qui le cose sono un po' diverse per quanto riguarda il posizionamento della montatura e la sincronizzazione del GOTO.

 

Ho una postazione a nord che mi permette di allineare la polare, anche se d'estate è oramai quasi completamente nascosta dalla vegetazione. Spero nella prossima potatura, ma la foresta incombe!

 

Questa postazione ha purtroppo un campo visivo abbastanza ridotto, la uso pochissime volte.

 

La postazione a sud, un po' più ampia, non vede la polare... allora ho fatto così:

 

1) Ho fatto il puntamento polare lato nord, mettendo perfettamente in bolla la montatura, come visto sopra.

 

2) Mi sono ricavato il riferimento meridiano nella postazione sud con filo a piombo al transito del sole e ho segnato con dei marker sul pavimento (ovviamente, con gran gioia del... boss!) il punto di appoggio dei puntali del treppiede. di nuovo messo accuratamente in bolla.

Il setup è quindi abbastanza preciso, soprattutto dopo una verifica supplementare con un mezzo Bigourdan a sud (non vedo né est né ovest).

 

 L'autoguida e l'elaborazione faranno il resto, tenendo conto che le situazioni ambientali (inquinamento e seeing) daranno in genere problemi maggiori.

In queste condizioni ho una deriva trascurabile in DEC, pochi pixel/ora in AR.

 

Per il Goto non posso che utilizzare una sola stella, ma in ogni caso è sufficiente visto il campo di operazioni.

Tutto il resto è uguale.

 

Questa è la situazione della postazione sud d'inverno:

 

 

C) Settaggi dei programmi di ripresa.

Dopo la preparazione dell'attrezzatura, allineamenti vari e messe a fuoco, l'ultima fase che rimane è la calibrazione dell'autoguida.

Il mio setup attuale prevede:

- Telescopio Tecnosky Tripletto APO 115/800 f.7 con spianatore da 3" (campo fotografico 1,2°x 1° - 1pixel=1,39 arcsec)

- Camera di ripresa Atik383L+ monocromatica e ruota filtri manuale Atik MFW 1.25" - 5 posizioni.

- Telescopio guida William Optics APO SD66 F=388mm

- Camera di guida Magzero 5M monocromatica con porta ST4 collegata direttamente alla montatura (autoguida senza problemi fino alla magnitudine 10)

- NEQ6-pro controllata da PC con planetario SkyMap Pro e protocollo Celetron NexStar GPS (perfetto!)

 

Una volta posizionato sull'oggetto da riprendere, la calibrazione del programma di autoguida viene fatta con questi parametri:

 

I valori sono il risultato dell'esperienza acquisita, forse si possono migliorare, ma adesso il risultato normale è questo:

La scala verticale è di 1 pixel per unità di grandezza, come per i valori numerici. 1pixel=1,39 arcsec

Ripresa in condizioni di seeing abbastanza buono.

Ovviamente devono essere cambiati un po' in funzione dell'attrezzatura.

 

N.B. NON uso Ascom per nessuna attività.