La vita segreta del Trifide


 

1ª Puntata, la genesi di Ayamanatara Chemey e Anusak Dalkul

 

 

Abbiamo più volte menzionato su UM come la preziosa colf tibetana del Trifide sia  riuscita a procurarci interessanti documentazioni sulla vita segreta del Gran Tiranno ed ora è doveroso render omaggio a cotanto lavoro raccontando come lei e suo marito siano entrati a far parte della servitù tirannica.
Innanzi tutto dobbiamo presentare la coppia.

 

Lei si chiama Ayamanatara Chemey detta Ahia (a causa delle continue legnate ricevute dal sanguinario) è un'asiatica bellezza di solo 35 anni, forse un po' sciupata dalle fatiche lavorative ma ancora piacente, sempre sorridente nonostante i pesanti maltrattamenti, possiamo vederla qui ritratta in tutta la sua esuberante bellezza ed eleganza.

A causa delle privazioni alimentari in epoca infantile perse tutti i denti a soli 13 anni ma, durante la lunga ed ardimentosa fuga per raggiungere l'occidente, poté farsi realizzare nel Bhutan una elegante dentiera snodabile in PVC e denti di squalo che, seppur malferma (durante i pasti finisce frequentemente nella zuppa) ha restituito alla fanciulla tutto il fascino dei suoi verdi anni come dimostra il suo smagliante sorriso.
Presso la residenza del Trifide svolge anche il ruolo di cuoca, assaggiatrice dei pasti del tiranno e di massaggiatrice delle stanche membra del suo signore, compiti che svolge con gran trasporto ed indefessa voluttà.

 

 
 

Il marito, Anusak Dalkul, è un operoso giovine non ancora quarantenne che svolge presso il Gran Tiranno le molteplici funzioni di giardiniere, maggiordomo tuttofare e autista, anche lui pur lavorando duramente mantiene sempre il gran buonumore tipico della sua razza, come dimostra la sua espressione arguta ma sincera. Non ha grilli per la testa, beve qualcosina ma nel complesso è davvero un pilastro della vita domestica del Gran Tiranno.

 

Ma è interessante ripercorrere la storia di questa simpatica coppia e narrare di come giunsero alla corte del Trifide.
I due giovani fuggirono dal Tibet nel 1984 e dopo un lunghissimo viaggio affrontando mille difficoltà e sfuggendo a mille pericoli raggiunsero le italiche sponde recando seco il fido yak Windy che era la loro unica fonte di sostentamento, i tibetani infatti si nutrono di Tsampa, un nutriente e calorico impasto di the e burro rancido di yak e quindi avevano sempre con loro gli indispensabili ingredienti: per il the utilizzavano le foglie via via raccolte nel viaggio (una volta per errore raccolsero foglie di marijuana avendo la visione che avrebbe cambiato per sempre il loro destino: videro il Trifide nudo in tutto il suo "splendore" e decisero che proprio costui doveva divenire il loro padrone e arbitro della loro vita).
 

Giunti finalmente in Italia videro sul giornale Quattrorotule l'annuncio con cui il Trifide metteva in vendita la sua auto.



 

E dopo una lunga e faticosa nuotata raggiunsero l'isolotto dove il Trifide non ancora"Tiranno" svolgeva l'umile mansione di guardiano del faro...

(fine della prima puntata)


successiva - indice