La Vita Segreta del Trifide


 

5ª Puntata: gara di slitte e cani a Bitonto

 

In quello strano inverno accadde pure che la neve fioccasse in tutto il meridione di Italia e la nostra armata Brancaleone arrivò quindi in una Bitonto irriconoscibile, tutta coperta da un candido manto.
Naturalmente il Trifide a causa della sua natura aliena non avvertiva il freddo e i due ineffabili domestici nati e vissuti sui gelidi altipiani tibetani consideravano quella temperatura ne più e ne meno di una tiepida primavera, anche lo yak era a suo agio e proprio quest'ultimo sarebbe presto stato il protagonista di una straordinaria avventura...


Tutto inizia con la passione di Peppiniello Ciufoli (responsabile della pro-loco di Bitonto) per Jack London; era sin dall'infanzia un fan del romanzo "Il Richiamo della Foresta", ne possedeva tutte le edizioni possibili e si vantava di non aver mai letto altro in vita sua.
Naturalmente, frustrato per la posizione meridionale di Bitonto, non aveva mai potuto mettere in pratica un suo vecchio sogno, ma quella copiosa nevicata e il gelo che aveva colpito la ridente metropoli furono il classico colpo di fortuna lungamente atteso!

L'occasione della vita!
Coadiuvato nell'impresa dalla moglie Carolina
(ndr: è importante segnalare il fatto che la signora Carolina all'epoca pesasse 180 chili tondi tondi;  in seguito a singolari coincidenze questo particolare avrà una grande importanza nel seguito della narrazione...), Peppiniello in quattro e quattr'otto organizzò una Festa della Neve scritturando persino un importante cantante locale, Pippo d'Altamura e le Molfettine.
Ma il piatto forte della manifestazione doveva essere la famosa gara di traino e corsa riservata a cani da slitta...


La prova era sfacciatamente copiata dal libro, il cane concorrente avrebbe dovuto scardinare dal ghiaccio e trainare per cento metri una slitta caricata con venti sacchi di farina, per un totale di mille libbre, circa 500 kg.
Un'impresa al limite dell'impossibile!

Ma al cane vincitore, o meglio a quel cane del suo padrone, sarebbe andato un premio da leccarsi i baffi: una confezione gigante da 5 kg delle famose Orecchiette baresi marca Feta, una bottiglia dello squisito Amaro del Trullo, un rinomato salsiccione barese da
3 chili, un lussuoso cd con tutti i grandi successi di Pippo d'Altamura e persino un premio in denaro, ben 14.745 lire racimolate con una sfibrante ed umiliante questua presso tutti i nababbi locali.
Il faraonico montepremi faceva gola a tutti e già all'apparire del bando si scatenò una coda impressionante di potenziali partecipanti in paziente attesa davanti agli uffici della pro-loco.

Il Trifide lesse il regolamento della gara e decise all'istante che quelle orecchiette e il salsiccione dovevano esser suoi... il problema era il cane, dove trovare un cane da slitta? E soprattutto come esser certi che avrebbe vinto il premio?
Trainare 500 kg per 100 metri disincagliando la slitta dal ghiaccio non era cosa da poco...
Poi si girò, guardò Windy ed uno sinistro sorriso di cupidigia aleggiò sul suo ignobile volto.
 

Il premio era già suo...

 

Il giorno dopo, sul campo di allenamento, il Trifide era elegantissimo nel suo completo sportivo, giacca a vento polare, colbacco di pelo di topo artico, pantaloni di flanellone e scarpe a punta tre misure più grandi, sorriso spavaldo e sicuro di se... Windy pareva perplesso ma comunque si divertiva come un matto in mezzo alla neve, muggiva di contentezza e scarrozzava il Trifide con grandi sgroppate...
 

In una Bitonto insolita, il Gran Tiranno ritratto in una seduta di allenamento con Windy, nella bisaccia sono contenuti i panini al salsiccione per la pausa pranzo...

 

La gara era fissata per l'indomani e nell'attesa il Carciofo e la sua ciurma si godettero lo spettacolo musicale sulla piazza centrale di Bitonto.
Il presentatore annunciò con tono solenne il mattatore della serata:
"reduce dai successi internazioneli di Bisceglie, Fasano, Manduria e Mesagne ecco a voi Pippo d'Altamura e le sue Molfettine..."
Si scatenò un tifo da stadio quando apparve il mito di Puglia e un applauso interminabile salutò anche le molfettine inguainate in una spiritosissima gonna a forma di trullo...


Pippo iniziò la manifestazione con il suo più popolare successo "Core Straziete", ma il Trifide in realtà non seguiva lo spettacolo, calcolava mentalmente quante gustose orecchiette Feta potevano esserci in 5 kg. e sbavava letteralmente alla sola idea di azzannare il gustoso salsiccione, dato che era certo, anzi certissimo di sbaragliare tutti i concorrenti.... ma il giorno della gara si avvicinava e rimaneva il problema che la competizione era "rigorosamente riservata a cani da slitta", c'era dunque da escogitare uno stratagemma per aggirare il regolamento, camuffare lo yak!

 

Con l'aiuto dei suoi domestici, un bel parruccone rasta e un po' di nerofumo sul pelo, due orecchie posticce e una lezione di dizione canina compirono il miracolo e il cane da slitta prese forma...

...ad essere del tutto sinceri, abbaiava in modo strano e ogni tanto si impiantava mangiando erba e sterpaglie, ma nell'insieme era
proprio un gran bel bel cagnolone scodinzolante e forse forse avrebbe passato i controlli...

(fine della quinta puntata)


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