Test Atik 383L+

 

10 Dicembre 2011 - Ultime esperienze

Ghiaccio sul sensore

Come tutte le camere raffreddate prima o poi si verifica il problema del ghiaccio sul sensore. Ecco la mia esperienza.

 

Pulizia del sensore e raffreddamento ridotto.

Risolto il problema del ghiaccio ecco un nuovo disturbo, marginale. Ne ho approfittato per risolvere l'anomalia della ridotta efficienza del raffreddamento. Ecco com'è andata.

 

 

19 Aprile 2011 - Tips and tricks

Bias frame

Ho verificato con il tecnico Atik una particolare possibilità esistente per realizzare dei frames di calibrazione: i bias possono essere fatti a 1/1000s di esposizione, nonostante la presenza dello shutter meccanico.

Basta usare Artemis Capture e impostare la funzione Dark nelle opzioni di esposizione. In questo modo lo shutter non viene mai azionato, rimane sempre chiuso, e non ci sono tempi morti meccanici.

Unica avvertenza: il primo scatto deve essere scartato; non so per quale ragione ma non è corretto, come se ci fosse il buffer pieno da svuotare, dovuto probabilmente alla tecnologia di lettura utilizzata. Comunque, come in qualunque scatto, è sempre consigliabile qualche prova.

 

Flat field

Per la presenza diello shutter meccanico è meglio realizzare flat field con tempi lunghi,  almeno qualche secondo, per evitare vignettatura del campo,. Io ho scelto di farli tutti di 10 secondi, per ogni filtro LRGB. Regolo l'intensità del foglio elettroluminescente in modo di avere un valore del bianco sull'istogramma intorno a 32.000 ADU, che è circa metà della dinamica del sensore.

 

Dark flat frame

Con i flat di 10 secondi mi sono fatto anche una libreria di dark-flat di 10 secondi (sempre con l'opzione Dark di Artemis).

 

Librerie di files di calibrazione

I dark, i bias e i dark-flat sono in un libreria già fatta. Sono suddivisi per temperatura del sensore (per ora -15°C, -20°C e -25°C) e per binning (1 e 2).

Adesso che il CCD ha circa 3 mesi li sto rifacendo tutti, così da compensare l'invecchiamento iniziale del sensore. E' una mia idea che questo tipo di elettronica abbia bisogno di un "rodaggio" iniziale prima di stabilizzarsi.

 

Firmware e software aggiornati.

Per verificare quale versione di firmware è installata nel CCD si possono leggere i dati Exif di una qualunque immagine scattata, senza avere il CCD collegato.

Questo è un esempio:

 

Oppure con Artemis Capture dal menu "Camera -> Info"

 

 

Il firmware aggiornato si può scaricare qui:

Versione 3.12

Loader

Il core software aggiornato Artemis con i dll per i vari programmi è invece scaricabile qui

 

 

26 Febbraio 2011- Continuano le prove

Divertirsi....

 

Visto il tempo poco promettente posso sfruttare la gentilezza di Roberto, che mi presta la sua EQ6, e fare qualche prova di setup.

Devo verificare la distanza tra spianatore e sensore oltre a provare meccanicamente la ruota filtri.

Veramente le condizioni sono quanto di peggio ci possa essere! Torino si distingue tra le città più inquinate d'Europa e guardare fuori non fa altro che confermare la cosa.

Verso le 19 la magnitudine visuale è da ricordare... riesco a intravedere solo le stelle principali. Magnitudine 1 volendo esagerare. Poi mettiamoci le luci, di tutto di più.

Ecco, questa è la situazione durante le prove. Un'immagine vale più di 1000 parole.

Foto con Panasonic-Lumix DMC-FZ18, 8sec f2.8 100ISO - I lampioni danno un effetto cromatico particolare, ma il cielo era così!

 

Non sono stato a fare un allineamento preciso, non pensavo di fare cose particolari.

Ma il bello che riuscivo a tirar fuori qualcosa!

Prime prove di autoguida e spianatura del campo.

Ecco è il grafico di PHD, solite impostazioni per la EQ6.

Non male!

 

Adesso una verifica del montaggio del CCD + ruota filtri. La distanza teorica ottimale tra filetto T2 dello spianatore ed il sensore della Atik è 55mm.

Questo un grafico aggiornato in seguito, durante le riprese di M63.

C'è ancora un minimo di curvatura, ma non mi posso lamentare!

 

Sono impaziente di vedere... cosa si vede! Passo alle prove di ripresa solo con filtro di Luminanza... non penso proprio a fare RGB.

Sempre pose da 5min. con sensore @-20°C

Durante le prove il fondo cielo mi dava un valore oltre il 45%. Nelle stesse condizioni di ripresa a Prarotto il valore era di circa il 5%...

 

Qui c'è M67, dopo un pesante lavoro di pulizia del gradiente di rumore, non sufficiente ad eliminarlo completamente.

Nell'immagine ad alta risoluzione, sfruttando il catalogo USNO2A, identifico stelle di mag 17!

 

Ed ecco un tentativo che non credevo potesse riuscire...

In basso quasi al centro c'è una leggera nebulosità rotonda, immersa nel rumore che ho dovuto lasciare...

E' la planetaria Medusa Nebula, PK 205+14.1 o SH2-274, classificata di 14 magnitudine, circa 10' di diametro.

Sopra l'ammasso aperto NGC2395

 

Devo tornare a riguardare la foto delle condizioni di ripresa per capire cosa si può fare dalla città.

Adesso devo provare con un filtro H-alfa!

 

Tra le cose provate c'è un bug della 383, lo shutter meccanico può rimanere aperto quando si fa lo shutdown dopo il warm-up, quale che sia la sequenza utilizzata.

Interpellata la Atik, questa è stata la risposta:

Hello Lucio
The shutter remaining open is a known bug that has just been fixed by an update to our core software. Its expected to go on the website early nextweek.
I hope this helps
Steve
 

Aggiornamento di marzo 2011.

Il bug è stato corretto con le nuove versioni del core software di Artemis scaricabili dal sito.


 

29 Gennaio 2011- E' arrivata!

E adesso comincia l'avventura....

 

Non era prevista, nonostante fossi in lista d'attesa da circa 6 mesi. A dir la verità avevo in mente la versioni a colori OSC, ma nell'ultimo periodo, tra letture e consigli, avevo spostato la preferenza verso la monocromatica, anche per la flessibilità per le riprese a banda stretta in ambito urbano.

Su questo modello c'era una certa coda nelle prenotazioni, ma poi qualcuno ha rinunciato ed allora è toccato a me.

 

Di corsa a prenderla da Giuliano e poi subito le prime prove.

Ovviamente fuori ha cominciato a nevicare poco dopo essere arrivato a casa! E così per un paio di giorni.

 

Ecco la Atik 383L+ sulla scrivania alla prima accensione

 

Primi approcci con il SW di controllo ed acquisizione, uguale a quello dalla TITAN già provata, poi esame del setup possibile.

Contrariamente a quanto scritto su vari siti, compreso quello della casa madre, il peso è di circa 800gr.

Con la ruota filtri manuale che avevo (5x1.25") il totale arriva a 1200gr.

E' un bell'aumento rispetto alla Canon 450D, che era sui 500gr, ma il grosso focheggiatore 3" del Tecnosky 115/800 non sembra patire!

 

Visto il tempo brutto mi dedico alle verifiche e allo scatto dei dark-frame e dei bias.

Non mi è chiaro quanto neri debbano essere i dark, così chiedo in giro ed alla casa madre.

Sembra che questo sensore sia leggermente più rumoroso di quelli della Sony, mi arriva la conferma dal tecnico della Atik, Steve, che mi manda addirittura il dark da loro fatto durante le prove di Controllo Qualità di accettazione prima della spedizione. Gli hot-pixel presenti sono esattamente nella stessa posizione!

Ecco il testo della mail:

Hello Lucio,
The darks from the Kodak cameras do have more hot pixels and line that the Sony sensors. All the Atik383 go through extensive QC checks before shipping. I am attaching the QC dark from your camera (300 sec).
Best
Steve
 

 

Questo è il test di un dark di 5min @-20°C. Stretch elevato per visualizzare gli hot-pixel.

 

Nel corso delle prove faccio anche delle verifiche termiche. La temperatura del sensore sembra instabile, anche se mi sembra di essere lontano dal limite di raffreddamento (Tset=-20°C - Tamb=10°C). Invece, dopo un po' di misure arrivo alla conclusione che non ce la fa a raffreddare come da specifiche (-38/40°C)...

Scambio di mail con Steve e puntuale verifica: il limite di raffreddamento, in questa nuova versione, è inferiore al previsto! Si arriva a -33/34 gradi che, tenendo conto del naturale riscaldamento dell'elettronica, dà un delta di -30°C rispetto all'ambiente (con un piccolissimo margine di regolazione).

 

Questa è la mail conclusiva di Steve:

Hello Lucio,
We have spent quite some time looking into this. On the websites we say a max of 40 degrees of cooling which was based on our prototype.

Measuring the amount of cooling is quite tricky, as the camera is quiet often a bit cooler than ambient when the test starts. I would suggest going the test the other way around, cool to maximum and record the lowest temp reached, then warm up and monitor the temperature, this should increase a bit warmer them ambient then fall back and stabilise.

However I suspect you will see about 34 degrees of cooling. The first camera that were made at the beginning of last year had 37-38 degrees of cooling with some reaching a max of 40. We have made two changes with the new batch that has affected this. The latest firmware cools the CCD more gently which will prolong the life of the CCD. Then we are now using silicone sealed peltier elements which are more expensive than the previous open types we used and have a much longer lifespan. In fact all Atik cameras now use sealed units. However this looks to have also knocked a couple of degrees from the cooling.

We will contact our dealers to make them aware of the situation. In the meantime can I assure you that your camera is working well and is in many ways a much better cameras than those we first made.

Very best regards
Steve

 

Ho qualche sospetto suk fatto che avvertiranno i venditori...

 

Andiamo avanti con le prove!

Ho tempo di farmi già una bella libreria di immagini per la calibrazione, prima che si affacci il sereno...

Poi cominciano gli scatti solo il cielo super-inquinato della città.

Questa è la prima immagine monocromatica utile, dopo molti scatti di regolazione

 

Il setup è il solito:

Tecnosky Tripletto APO 115/800 spianatore 3"

EQ6-pro autoguida W.O. SD66 - Magzero 5M - PHD guiding

Il campo fotografico è 1°18'x 59' - 1pixel=1,39 arcsec.

Somma di 28 pose varie per un totale di 1h di esposizione senza filtri.

 

Campo piano fino agli estremi, ma FWHM molto alto e instabile (5) per turbolenza da città e brezza.

 

Ho poi provato con la ruota filtri (RGB) ma i primi risultati non sono stati esaltanti, devo lavorarci un bel po'!!!

 

Durante le prove scopro un altro "problema": ha un limite minimo di esposizione dichiarato di 0.2sec, ma per fare i flat ed evitare vignettatura dovuta allo shutter meccanico, è meglio utilizzare pose di qualche secondo. Mi sono attrezzato per farlo, ma questo vuol dire che forse saranno necessari i dark dei flat.

 

Ed eccola sul campo!

Questa è la prima ripresa in quota (Prarotto) sulla Iris Nebula NGC7023

E' il risultato di 12 pose da 10min. Calibrate e combinate. Temperatura sensore @-20°C

Luminanza senza filtri. Serata non buona come seeing.

 

Devo ancora perfezionare il setup, soprattutto nella distanza spianatore-sensore.

Un primo esame di una singola posa dà questo risultato:

 

 

Conclusioni:

Mi sembra molto buona, anche con la mia limitata esperienza.

Da tener presenti questi punti:

- Ha un limite minimo di esposizione dichiarato di 0.2sec, ma per fare i flat ed evitare vignettatura bisogna passare a qualche secondo di esposizione.

- Il delta massimo utile tra Tambiente e Tsensore è di -30°C.

- E' decisamente più pesante delle specifiche: 800gr invece di 500gr.

 

Aspettiamo il bel tempo!